Nella definizione di Recupero del Credito rientrano tutte quelle procedure finalizzate all'ottenimento dei pagamenti dovuti da parte del creditore inadempiente, partendo da attività relazionali e investigative fino a procedimenti giudiziali.

Spesso, per vari motivi, si tende a posticipare il momento in cui si intraprende un'azione legale per recuperare un credito: vuoi per non pregiudicare un rapporto personale che fino a quel momento è stato positivo, vuoi per non perdere un cliente, vuoi semplicemente perchè si preferisce credere alle promesse e alle giustificazioni dell'interlocutore (una svista della banca, un grosso insoluto, un periodo difficile che presto passerà, la crisi,...).

Quando finalmente ci si attiva spesso è troppo tardi. Il debitore è fallito o versa in uno stato di assoluta decozione.

Così accade spesso che i primi creditori che si sono muniti di titolo esecutivo riescano a recuperare il loro credito prima che la situazione degeneri, mentre coloro che hanno temporeggiato accontentandosi delle promesse abbiano davanti a sè, nella migliore delle ipotesi, anni di procedimenti legali prima di riuscire a recuperare, magari solo in parte, quanto dovuto loro.

Ma il fatto di avere maggiori possibilità di recuperare velocemente il proprio denaro non è l'unica ragione per rivolgersi ad un avvocato e intraprendere un'azione di recupero crediti.

Per le società e gli imprenditori il tentativo di recupero permette infatti di avere accesso ad importanti benefici, sia come risparmio fiscale che come recupero di iva non riscossa.

Tali benefici sono generalmente superiori, anche nel caso in cui il recupero del credito non avvenga, ai costi del procedimento legale.

Ma come funziona il recupero dei crediti?

La prima cosa da fare, ai primi segni di insolvenza, è interpellare il proprio Avvocato che come prima cosa darà inizio alla via stragiudiziale, spesso la più rapida ed efficace.

Attraverso l'invio della diffida e di eventuali solleciti, grazie a colloqui e gestione dei piani di rientro, l'Avvocato riesce spesso ad ottenere il pagamento spontaneo, sia dell'intera somma dovuta che delle spese legali.

Nel caso in cui invece la via stragiudiziale non dia alcun frutto si passerà alla fase successiva, ovvero l'analisi della situazione economica del debitore – con l'aiuto di società di rating e di investigazioni - per valutare se ha senso procedere in giudizio.

Questa fase consiste in un'indagine che avviene su più fronti, integrando e confrontando i dati provenienti da fonti ufficiali con altre informazioni: analisi delle proprietà mobiliari e immobiliari, sia dell'azienda che del titolare, analisi del giro d'affari, della situazione finanziaria e delle referenze bancarie.

Alla fine di questa analisi sarà abbastanza chiaro se ci sono i presupposti per ottenere il pagamento di quando dovuto o se è il caso di concentrasi sulla miglior alternativa possibile.

Nell'ipotesi in cui l'analisi della situazione reddituale e patrimoniale del debitore abbia stabilito che ha senso procedere, l'Avvocato attiverà la via giudiziale.

Questa comprende l’azione di accertamento del credito e la eventuale successiva azione esecutiva per il recupero coattivo del credito. In questo momento interviene, per forza di cose, l’autorità giudiziaria a cui sola è demandato il potere cognitivo e, soprattutto, quello esecutivo.

Quanto costa il recupero crediti a Bergamo

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