Egregio Avvocato,
sono il proprietario di un negozio di abbigliamento. Sono in affitto in un immobile in centro a Bergamo. All’inizio il canone era abbordabile, ma poi è andato aumentando sempre di più e adesso faccio veramente fatica. Una clausola del contratto prevede che il canone aumenti di €. 600,00 all’anno. Secondo lei c’è qualcosa che posso fare?
Grazie
Rinaldo
L’Avvocato Risponde
Egr. Sig. Rinaldo,
la clausola potrebbe essere ritenuta nulla.
L’art. 32 della L. 392/1978 vieta – per le locazioni ad uso commerciale – gli aumenti del canone superiori al 75% dell’indice ISTAT.
La Giurisprudenza si è occupata del problema ritenendo legittime le pattuizioni del canone in maniera crescente, purché dette pattuizioni siano ancorate ad elementi oggettivi e non siano finalizzate a perseguire lo scopo di neutralizzare esclusivamente gli effetti della svalutazione monetaria.
Come poc’anzi dicevo, la clausola contenuta nel suo contratto – se a conti fatti ha garantito al locatore un aumento superiore al limite massimo (75% dell’indice ISTAT) – potrebbe essere ritenuta nulla. Da ciò discenderebbe il diritto alla restituzione di quanto pagato in eccesso.
Avv. Mascali